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L'Italia Chiamò

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Come Preparare Pasta e Patate

Rieccomi qui, di nuovo a parlare di ingredienti, di sapori e anche odori, perché l’idea di base è questa: tutto ciò che ritempra il mio pancino, ritempra anche la mia mente. E infatti ieri è andata proprio così. Mi sono sembrata proprio una frenetica tutto-fare che riesce in tutto.
Alle 17,00 potevo già uscire da lavoro. Pensavo di fare un po’ di straordinario dato che poi alle 19,30 sarei dovuta andare a fare la mesoterapia, ma pensandoci su mi sono detta…ma sti…. e allora alle 17,30 ho preso le mie cose, ho chiuso a doppia mandata la porta del mio ufficio e mi sono precipitata giù per le scale. Alle 18,00 ero già a casa con un sacchetto della frutteria contenente due cipolle dorate, tre carote e un sedano. Il tutto comprato sotto casa in un negozietto di ragazzi turchi gentilissimi che mi hanno chiesto 40 centesimi!
La cena in pratica era fatta! Appena arrivata a casa ho letteralmente lanciato gli stivali, rimboccato le maniche e lavato gli odori. Poi sono uscita in veranda per prendere le patate (al selenio, consigliate dal mio papino che questa volta c’ha proprio preso! Ottime! Non scuociono, non diventano purè e nemmeno farina. Rimangono integre e fragranti. Bravo papi!) e lì ho visto tutti i panni stirati. Così li ho portati dentro e subito dopo aver pelato le patate e aver avviato un soffrittino di cipolla tagliata grossolanamente, due carote tagliate in quettro pezzi, il cuore del sedano fatto a listarelle e abbondante peperoncino calabrese, li ho sistemati nell’armadio. Poi sono tornata ai fornelli per aggiungere 3 cucchiai grandi di pomodorini datterini in polpa. Ho abbassato la fiamma e lasciato andare il sughetto per una diecina di minuti: il tempo di rifare il letto! Quando ho alzato il coperchio ho visto che il sugo si era ristretto per bene, ho aggiunto il sale, le patate a cubetti e abbondante acqua. Ho richiuso il tutto, alzato un pochino la fiamma e mi sono dedicata alla lavatrice. Ho diviso i panni per colore e infilati dentro l’oblò fino a scoppiare. Ho dato qualche foglia di lattuga alle mie piccole (insomma!) tarte, ho cambiato l’acqua ai fiori, sistemato l’ingresso e riempito di bacetti l’altra metà del letto che era appena rientrato. 19,20: spento il fuoco, lasciato il coperchio e via di corsa in macchina per sottopormi alla tortura anti-cellulite! Raccontato a mamma la mia cena e di nuovo a casa. Alle 21,00 avevo schiacciato con la forchetta metà delle patate, un po’ di sedano con una carota e rimesso tutto nel tegame, fatto bollire e gettato circa 80gr di spaghetti garofalo spezzettati.
Ancora sento il profumo e rivivo il gusto. 2 scodelle Ikea e la seconda un po’ più fredda era ancora più buona!
Dopo una cena così, lavare i piatti è stato un piacere… almeno ho digerito 3 calorie prima di mettermi a letto!

PASTA E PATATE
1 cipolla
1 sedano
1 o 2 carote
1/2 peperoncino (quello in polvere non vale!)
3 cucchiai di polpa di pomodoro
3 patate
pasta

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