Oggi parliamo di una graziosa pianta ornamentale che si può coltivare sia in vaso che in piena terra: l’asparagus densiflorus, conosciuto anche come asparagina.
Stretto parente dell’asparago che si mangia a primavera, è spesso utilizzato per abbellire i mazzi di fiori. Appartenente alla famiglia delle Liliacee, è una specie perenne che generalmente non supera il metro di altezza. In piena terra crea delle suggestive bordure a cuscino ma si può anche sistemare nei panieri appesi. La sua parte verde con il suo aspetto singolare è molto decorativa, i fiori poi, che fanno la loro comparsa nel periodo estivo, sono molto densi, di colore rosato e leggermente profumati. E
sistono tuttavia diverse varietà di asparagus densiflorus, tra le quali ricordiamo il “coda di gatto” (A. densiflorus Meyersii) e il densiflorus Cwebe, che produce fronde color rame. Entrambe queste varietà crescono bene in zone ombreggiate, anche se generalmente la pianta può essere fatta crescere anche in posti più luminosi. Bisogna sapere che quasi tutte le specie del genere asparagus sono dioiche, quindi esistono piante che portano fiori maschili e altre che portano fiori femminili. Il frutto è costituito da una bacca contenente dei minuscoli fiori triangolari.
Nel complesso l’asparagus densiflorus è una pianta di facile coltivazione. Dell’esposizione più indicata si è già detto. La temperatura ideale per la coltivazione si aggira sui 15 gradi; in linea di massima poi non dovrebbe mai scendere più di tanto. È consigliabile inoltre che l’ambiente nel quale si mette a dimora la pianta goda di una buona ventilazione. Il substrato deve essere dotato di un buon drenaggio, pertanto per riempire i vasi è bene utilizzare del buon terriccio misto a una parte di torba e di sabbia. Per le irrigazioni è opportuno ricorrere ad acqua piovana o distillata: durante la bella stagione si annaffia frequentemente prestando attenzione ai ristagni mentre nel resto dell’anno ridurremo al minimo indispensabile. Durante la primavera-estate inoltre è possibile aggiungere all’annaffiatoio un concime liquido ricco di potassio, ogni due settimane circa. Se poi le foglie dovessero apparire ingiallite, si potrà integrare con del ferro.